Santa Maria Maddalena e San Gerolamo Emiliani: un gioiello barocco tra i caruggi di Genova
- Ambra Rovida
- 28 gen 2024
- Tempo di lettura: 2 min
_di Ambra Rovida
Nel cuore della Maddalena, tra i vicoli che hanno ispirato le canzoni di De André e custodiscono ancora oggi l’anima popolare di Genova, si nasconde una chiesa sorprendente, spesso dimenticata dai percorsi turistici tradizionali. È la Chiesa di Santa Maria Maddalena e San Gerolamo Emiliani, affacciata sulla piazza omonima, scrigno d’arte e storia, recentemente riaperta al pubblico in occasione dei Rolli Days

Il Quartiere della Maddalena
Un tempo cuore pulsante della città antica, la Maddalena era uno dei sei rioni storici di Genova, crocevia di botteghe, artigiani e vita di strada. Con l’ampliamento della città e la costruzione delle Mura del Barbarossa, il quartiere acquisì ancora più importanza, collegandosi direttamente a vie centrali come via San Luca e via Luccoli. La costruzione della monumentale Strada Nuova (oggi via Garibaldi) comportò demolizioni e trasformazioni urbanistiche anche nella Maddalena, seguite nei secoli successivi da nuovi interventi come piazza Caricamento e le gallerie Garibaldi e Bixio. Dopo un lungo periodo di abbandono, oggi la zona è protagonista di un lento ma costante processo di rigenerazione, grazie a progetti di recupero, attività culturali e nuove aperture.

Una chiesa dai due volti
La prima cappella dedicata a Santa Maria Maddalena risale al XII secolo, con l’abside orientata verso levante, secondo la simbologia cristiana. Nel 1572 fu affidata ai Teatini, ma le sue dimensioni ridotte ne limitarono l’uso. Passò quindi ai Somaschi, che avviarono un progetto di ristrutturazione affidato inizialmente a Giovanni Ponzello, mai portato a termine. A trasformare davvero la chiesa fu Andrea Ceresola, detto il Vannone, che ne modificò l’orientamento e ne ampliò la pianta per rendere l’edificio più visibile da Strada Nuova. Alla fine del Cinquecento vennero realizzati il portico in marmo e il collegio annesso. Oggi l’interno si presenta con tre navate e una cupola centrale imponente, ispirata alla basilica di San Siro. I lavori si conclusero nella prima metà del Seicento.

Affreschi, dipinti e sculture
Gli interni furono decorati tra la fine del Seicento e il Settecento. La cupola, il presbiterio e l’abside sono opera di Sebastiano Galeotti, mentre il transetto dedicato a San Gerolamo Emiliani fu affrescato da Sigismondo Betti. Alla decorazione contribuirono anche altri grandi nomi dell’epoca: Paolo Gerolamo Piola, Giovanni Battista Parodi, Domenico Parodi, Giovanni Battista Casone, Giuseppe Palmieri e Giacomo Antonio Boni.Tra le tele più rilevanti, la “Madonna col Bambino con i Santi Nicolò e Maddalena” di Bernardo Castello. All’esterno, la facciata ospita cinque statue che raffigurano la Madonna col Bambino, le tre Virtù teologali, Santa Maria Maddalena e San Gerolamo Emiliani. La ristrutturazione è novecentesca.

Visitare la chiesa oggi
Spesso chiusa al pubblico, la chiesa viene riaperta in occasioni speciali come i Rolli Days, ma è possibile visitarla anche durante la settimana. Un luogo raccolto, silenzioso, che merita di essere riscoperto, soprattutto in un quartiere così denso di storia e stratificazioni.
Chiesa di Santa Maria Maddalena e San Gerolamo Emiliani
Piazza della Maddalena, 11 – Genova
Orari: lunedì – venerdì: 8.00 – 18.00
Sabato e domenica: 10.30 – 18.00








