Romanengo apre “La Corte”: il salotto del gusto che Genova ritrova
- Redazione
- 14 ott
- Tempo di lettura: 2 min
di Alessandra Penco
Genova ha un profumo preciso: zucchero, fiori, spezie. È il profumo di Romanengo, la confetteria fondata nel 1780 che da quasi due secoli e mezzo trasforma la dolcezza in arte.
Oggi, accanto alla storica bottega di via Soziglia, nasce La Corte, un Salon de Thé che restituisce alla città il piacere di fermarsi, osservare, assaporare.
Dove tutto è cominciato
Romanengo nasce a Genova, città di mercanti e di profumi, dove le spezie arrivavano dal mare e i frutti maturavano sulle colline. Qui, tra botteghe e laboratori, lo zucchero diventa materia d’arte: confetti, canditi, ginevrine. Nel 1814 apre la bottega di via Soziglia, poi rinnovata nel 1853 sul modello delle confiserie parigine. Pavimenti in marmo, boiserie di legno, soffitti affrescati: un’estetica che attraversa il tempo senza mai perdere misura.
Il salotto privato
Accanto alla bottega, per anni, esisteva una sala privata. Uno spazio riservato alla famiglia Romanengo e ai suoi clienti più fedeli, dove la Genova bene si incontrava per una cioccolata calda o per scegliere i confetti dei ricevimenti. Oggi quello stesso salone torna a vivere come La Corte: un luogo aperto, ma con la stessa discrezione di un tempo.Nessuna ostentazione, solo cura. Solo silenzio.
Il tempo, di nuovo
All’interno, il legno e il marmo dialogano con i fiori freschi, la luce filtra morbida dalle vetrate, i profumi cambiano con le ore del giorno. Dalla colazione al tè del pomeriggio, tutto segue il ritmo della calma: caffè alle bacche rosa, croissant al burro della Normandia, focacce con pesto e salicornia, torte di carote, meringhe, budini di riso, gelati al fiordilatte e rosa. Ogni dettaglio è pensato per restituire un gesto antico: quello del prendersi tempo.
La Genova di Romanengo
Romanengo è la più antica confetteria d’Italia, un laboratorio che da quasi 250 anni custodisce l’arte dolciaria genovese. Le sue lavorazioni seguono ancora la stagionalità, la materia prima, la lentezza. Oggi, con La Corte, il marchio genovese rinnova il legame con la città: non un ritorno al passato, ma un modo diverso di abitarlo. Un invito a vivere il gusto con la stessa grazia di chi, da sempre, sa trasformare la semplicità in eleganza.
