I migliori minestroni alla genovese: dove assaggiarli a Genova
- Redazione
- 13 nov
- Tempo di lettura: 2 min
di Alessandra Penco
Il minestrone alla genovese è un piatto di equilibrio.Nasce dal tempo — quello delle verdure che cambiano con le stagioni — e da un gesto finale che definisce tutto: il pesto aggiunto alla fine, fuori dal fuoco, quando la cottura è ormai conclusa. La pasta è brichetti: formato sottile, spezzato, capace di fondersi nella crema delle verdure senza mai imporsi. La consistenza è densa, avvolgente. Quel tipo di densità che permette al cucchiaio di restare fermo, verticale, senza scivolare. Ecco cinque posti + uno in città dove questo racconto continua, ogni giorno.
Zupp

Un locale nato per chi preferisce il cucchiaio alla forchetta. Qui il minestrone è diventato un simbolo, grazie alla Minestrone Challenge: si vince quando il cucchiaio resta in piedi da solo. I brichetti sono non negoziabili. Il pesto arriva alla fine, come una nota fresca che sigilla il piatto.
Antica Sa Pesta

Un indirizzo storico, dove il tempo sembra essersi fermato tra pavimenti in graniglia e volte a botte. Il minestrone segue la tradizione di famiglia: lunga cottura, ortaggi freschi, niente scorciatoie. Il pesto aggiunto al momento fa emergere l’armonia delle verdure, senza sovrastarle.
Il Genovese

Un riferimento per chi cerca una cucina ligure rispettosa, curata, senza forzature. Nel minestrone, la misura è tutto: la densità, i brichetti, il pesto che non invade ma accompagna. Un piatto che non cerca attenzione: la merita.
A Cabannetta du Cianderlin

Sulle alture, lontano dal ritmo del centro. Il minestrone qui ha il sapore della terra e del tempo lento. Verdure stagionali, pentola grande, cottura paziente. Un piatto che restituisce l’idea di casa, senza nostalgia.
Antica Osteria Reati
Una cucina che rimane fedele a ciò che Genova è: sobria, concreta, accogliente. Il minestrone con brichetti e pesto si affianca spesso allo zimino, in un racconto che lega mare, entroterra e orto. Qui la tradizione non si replica: si vive.
Rosmarino

Più contemporanea nell’impiattamento, ma fedele alla struttura del piatto. Qui il minestrone cambia leggermente al variare della stagione: talvolta più verde, talvolta più ambrato. Brodo equilibrato, verdure riconoscibili e una nota erbacea finale che ricorda il giardino ligure.
Conclusione
Il minestrone alla genovese è una dichiarazione d’identità. Non chiede di essere reinventato: chiede attenzione. Un cucchiaio dopo l’altro, la città si racconta.









