pOd, il gelato vegetale che nasce da zero a Torino
- Redazione
- 1 ott
- Tempo di lettura: 1 min
di Alessandra Penco
Un gelato che non segue schemi né mode, ma il ritmo delle stagioni e l’istinto creativo di chi lo prepara. A Torino, pOd è un laboratorio che ha trasformato la golosità in un progetto rigoroso, visionario e su misura.

pOd, un nome che parla
In inglese pod significa “baccello”, ma per i gelatieri è anche l’indicatore del “potere dolcificante”. Per Chiara, emiliana d’origine e torinese d’adozione, è l’emblema di un equilibrio: tra tecnica e immaginazione, fra tradizione e innovazione. Non è una gelateria tradizionale, ma un laboratorio dove ogni gusto viene creato su ordinazione. Niente basi pronte, niente scorciatoie: bevande vegetali, creme, estratti, sciroppi vengono prodotti a mano. Latte, uova, soia, olio di cocco, coloranti, aromi e additivi sintetici sono banditi. Restano solo ingredienti naturali – vegetali freschi ed essiccati, frutta secca, legumi, semi oleosi, cereali, erbe e fiori – lavorati con attenzione.
Sette linee per raccontare i sapori
In pochi anni Chiara ha sperimentato circa 145 gusti, tra dolci e salati. Sette le linee tematiche che definiscono l’universo pod:
classici: i sapori più familiari;
acqua: gelati veri, non semplici sorbetti;
circolari: creati dal riuso di bucce, scorze e foglie;
fermentati: con note acidule e sapide;
strani: dolci, salati, piccanti, sempre sorprendenti;
mondo: ispirati alle cucine internazionali;
botanici: delicati, erbacei e fioriti.
Un progetto per il settore Horeca
pOd è pensato per il B2B. I clienti arrivano dal mondo della ristorazione e dell’ospitalità, ma anche da eventi aziendali, associazioni e negozi. Ogni gusto può nascere su misura, come creazione esclusiva, capace di raccontare un’idea o un incontro.














