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Il Museo Pertini-Cuneo a Savona: un viaggio tra arte e memoria

di Marco Bagatin


All’interno della fortezza del Priamar, esiste un luogo molto speciale, un luogo quasi nascosto tra le possenti mura dell’antico castello, un museo intitolato a due celebri figure del Novecento originarie proprio del Savonese, ovvero il Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo.

Visuale di Savona dal Museo Pertini-Cuneo

La storia del Museo Pertini-Cuneo a Savona


Il Museo Pertini-Cuneo di Savona nasce dall’unione delle opere appartenenti alla collezione del Presidente Sandro Pertini, frutto di acquisti, omaggi di artisti, ammiratori e figure legate alla politica, donate nel 1991 dalla moglie Carla Voltolina, e di quelle realizzate dalla scultrice Renata Cuneo, che decise di donarle alla città nel 1986.

Nel 2013, in un’ottica di restauro e ampliamento dell’area espositiva, le due collezioni vennero unite nell’ambito del progetto “Nuovo Polo Museale del Priamar”, il cui scopo era restaurare e modernizzare le aree museali situate nella fortezza. Il nuovo polo aprì ufficialmente i battenti al pubblico il 22 novembre dello stesso anno.


Cosa vedere al Pertini-Cuneo

Ritratto di Sandro Pertini al Museo Pertini-Cuneo a Savona

Il Museo Pertini-Cuneo a Savona si sviluppa in lungo diviso in due parti: a sinistra e negli espositori centrali ospita le opere pittoriche della collezione Pertini, nella parte destra invece sono esposte le sculture della Cuneo.


All’ingresso, ad accogliere i visitatori, si trova uno splendido dipinto a olio su tela raffigurante il Presidente Sandro Pertini, realizzato nel 1984 dal pittore sovietico Il'ja Sergeevič Glazunov.


Proseguendo nella sezione dedicata alla collezione Pertini, si incontrano numerose altre opere di celebri artisti, come Tigri e Avvoltoio, un disegno del pittore siciliano Renato Guttuso, che vi ha apposto anche la dedica: «A Sandro Pertini dal suo fedele amico Renato Guttuso», a sottolineare il profondo legame di amicizia tra i due.

Numerosi sono i dipinti accompagnati da dediche personali a Pertini, tra questi si segnala Senza titolo dell’artista spagnolo Antoni Tàpies.


Oltre ai dipinti, la collezione comprende anche opere scultoree in bronzo, molte delle quali denunciano le atrocità della guerra, in particolare della Seconda guerra mondiale, alla quale Pertini partecipò come partigiano.


Emblematica in tal senso è l’opera Covare l’odio di Valeriano Tribbiani, donata al Capo di Stato dall’amministrazione provinciale di Ancona nel 1974. Realizzata in metallo, raffigura un cesto contenente un uccello che cova due granate militari: una denuncia potente contro chi alimenta l’odio e la distruzione generati dai conflitti.


Sole e architrave, opera di Giò Pomodoro
Sole e architrave, opera di Giò Pomodoro

Non mancano, infine, opere dal messaggio più “leggero”, come Sole e architrave, realizzata in bronzo nel 1989 da Giò Pomodoro.


E poi molto altro...


Opera di Valeriano Trubbiani
Opera di Valeriano Trubbiani
Nude Woman, opera di Richard Scheibe
Nude Woman, opera di Richard Scheibe

Raggiungendo la parte finale del Museo e girando verso destra s’incontrano le sculture di Renata Cuneo, opere realizzate con vari materiali, dal bronzo alla ceramica fino addirittura alla cera.


Festiva, opera di Renata Cuneo
Festiva, opera di Renata Cuneo
Concerto, opera di Renata Cuneo
Concerto, opera di Renata Cuneo

Renata Cuneo nacque a Savona il 5 ottobre 1903 e dimostrò fin da giovane una spiccata attitudine per l’arte, in particolare per la scultura. Dopo essersi diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, tornò nella sua città natale, dove intraprese un’intensa attività artistica, proseguita fino alla sua morte, avvenuta nel 1995.


Le sue opere sono disseminate in tutta la città di Savona; la più celebre e conosciuta è forse la Fontana del Pesce in Piazza Marconi. All’interno del Pertini-Cuneo si possono ammirare molte sue creazioni, insieme ai bozzetti di numerose sculture presenti in città. Tra queste vi sono Concerto di tre angeli musicali, realizzata in bronzo nel 1960 ed esposta accanto alla relativa “bozza” di dimensioni minori; un bozzetto in gesso per il Monumento ai Caduti del Comune di Noli; due rappresentazioni dell’Annunciazione, una in bronzo e una in gesso patinato, realizzate nel 1926; e infine Ecce Homo, una composizione religiosa realizzata in due versioni, una in bronzo e una in ceramica, concepita come bozzetto per la realizzazione dell’omonima cassa processionale del 1978, che sostituì quella precedente distrutta durante un bombardamento nel 1944.


Il Museo Pertini-Cuneo è un piccolo gioiello nel panorama culturale savonese. Tuttavia, la sua posizione nascosta all’interno del Priamar impedisce a molti potenziali visitatori di scoprire questo luogo ricco di splendide opere, capaci di suscitare nell’osservatore un turbinio di emozioni e di lasciare un ricordo indelebile.


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