Banksy e altre storie di artisti ribelli: la street art in scena ad Alberobello
- Claudia Andreoli
- 23 giu
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 7 giorni fa
di Claudia Andreoli
Nel cuore della Puglia, nella suggestiva Alberobello, dal 15 aprile al 30 settembre 2025, c’è la mostra che non devi perderti. Tanti artisti e il loro grido ribelle si uniscono per scuotere le coscienze.


Alberobello, un palcoscenico inaspettato per la street art
“Questa non è una semplice mostra, ma un’esperienza sensoriale ed emozionale più unica che rara.”
Banksy e altri artisti arrivano in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e i trulli, patrimonio Unesco, fanno da cornice alla più irriverente delle arti: la street art. Un luogo tranquillo, dove può urlare tutto il suo dissenso. Irrompe nel paesaggio pugliese, creando un piacevole cortocircuito. Racchiusa in un’ ampia stanza, c’è quel tipo di arte che mette in scena la ribellione visiva di cui tutti abbiamo bisogno. Il percorso vuole coinvolgere e soprattutto interrogare: lo spettatore non è un osservatore passivo, ma è chiamato a prendere una posizione, a reagire. Le opere di street art ci parlano: osano, spingono a farci domande e a darci delle risposte, ci mettono davanti ad uno specchio e ci costringono ad essere attenti, a guardare meglio, oltre l’apparenza.
“Nel caos presente, l’arte resta l’unico linguaggio davvero universale.”
Dal graffito al capolavoro: come la street art ha conquistato il mondo
La street art è un movimento artistico nato tra gli anni ’60 e ’70 e sviluppatosi in America come forma di protesta e gesto clandestino. Sui muri iniziano a comparire messaggi forti e che non passano inosservati. Nel tempo si è trasformata e si è evoluta in uno dei linguaggi artistici più potenti del contemporaneo. Stencil, paste-up, murales e installazioni riscrivono lo spazio urbano e lo rendono unico. Dalla strada ai più classici spazi dedicati all’arte.
“Potente e mai banale: la street art gira il mondo e non stanca mai.”
Banksy: l’artista che nessuno ha mai visto, ma che tutti vedono
Nessuno sa chi sia o quando metterà in scena la sua arte: Banksy sorprende e lascia il segno nel silenzio dell’anonimato, ma fa rumore lo stesso.
L’artista di street art più famoso al mondo arriva nel cuore del sud Italia e racconta la ribellione con estrema semplicità, con gli occhi di un bambino. La sua è pura street art. Con lo stencil riesce a portarla in giro per il mondo, mettendola a disposizione di tutti. Forti e taglienti i riferimenti a guerra, potere e consumismo. Quello che vuole in cambio sono sensi attivi e cuore aperto alle emozioni più potenti. In un mondo dove le persone sono come interruttori da accendere e spegnere a proprio piacimento, Banksy smuove gli animi, porta riflessione e, si spera, cambiamento.





Nel 2018, in un’asta a Londra viene venduta la celebre opera di Banksy raffigurante la bambina con il palloncino rosso. Insieme alla cornice, l’artista inserisce un meccanismo che taglia il disegno in tante strisce, che viene azionato subito dopo l’acquisto e si interrompe a metà opera. Banksy vuole denunciare la troppa e banale commercializzazione della sua arte. Nel 2021, l’opera semidistrutta viene venduta a quasi 19 milioni di euro. L’artista la rinomina Love is in the Bin, L’amore è nel cestino: aumenta il suo valore, non solo economico.
“È Banksy. È provocazione. È arte che parla al cuore.”
Banksy e non solo: ecco gli altri artisti che stanno rivoluzionando il mondo dell’arte
“Emozionare: è questo che l’artista deve fare per essere considerato tale.”
ANDY WARHOL è il più iconico artista e maggior esponente della Pop Art, la corrente artistica che affonda le sue radici nel Regno Unito e trova il suo apice negli Stati Uniti a inizio anni ‘50.
La Pop Art rivoluziona completamente il mondo dell’arte, che diventa per molti e non più per pochi: è la Popular Art. Introduce immagini familiari, popolari e di vita quotidiana. Inoltre, le opere diventano uniche perché per la prima volta riproducibili in serie. L'artista vuole rappresentare la nuova società, in pieno boom economico, consumista ma felice. Denuncia la superficialità, portata a galla dal dolore e la miseria del secondo conflitto mondiale. Rialzarsi e volersi riscattare porta alla miseria della miseria, quella d’animo.
Andy, con la sua parrucca argentata e gli occhiali tondi si fa spazio in quel nuovo mondo e lo conquista. Viene assunto come designer dall’azienda di calzature Israel Miller, diventando un artista dedito al commercio e alla pubblicità e sviluppa una tecnica che unisce il disegno e la stampa, conosciuta come blotted line, uno dei suoi tratti distintivi. Nel 1962 apre uno studio d’arte, The Factory. Difatti, come in una fabbrica, c’è una catena di montaggio, la blotted line e le opere sono i prodotti realizzati. Nel 1968 una donna di nome Valerie Solanas entra nello studio e gli spara. L'artista rimane vivo ma gravemente offeso e muore nel febbraio del 1987.
OBEY, pseudonimo di Shepard Fairey, è uno degli street artist più conosciuti nella scena contemporanea, americano, classe 70. Celebre è Hope, l’opera in quadricromia, che diventa il manifesto non ufficiale della campagna elettorale di Barack Obama del 2008. L’artista si ispira ad una fotografia scattata nel 2006 da Mannie Garcia, che mostra Obama con un’ espressione fiera e sicura. Ottima rappresentazione per chi vuole diventare l’uomo più potente sulla terra.

TVBOY, pseudonimo di Salvatore Benitende, classe 80. Esponente del NeoPop e fortemente influenzato dalla Pop Art. Colloca personaggi, dai più classici ai più iconici, in situazioni e contesti diversi, spesso inusuali, risultando meravigliosamente inopportuno. Dà un tocco di contemporaneità con un tono ironico e provocatorio. Difficile non apprezzare le sue opere, così semplici a livello visivo, ma così ricche di spunti e riflessioni profonde.




TAKASHI MURAKAMI, giapponese di nascita, newyorkese di adozione, classe 62. Fondatore del movimento Superflat, che esplora l’estetica bidimensionale, tratto distintivo dell’arte giapponese e si ispira agli anime e ai manga. Offre una critica alla società giapponese, oppressa dal consumismo e da una gerarchia sociale appiattita dall’omologazione. La rivista Time nel 2008 l’ha definito il rappresentante più influente dell’arte e della cultura giapponese contemporanea.


MR. BRAINWASH, pseudonimo di Thierry Guetta, francese, classe 66. Artista dallo stile eclettico, fonde diverse tecniche artistiche della street art. Diventa famoso dopo la sua mostra Life is Beautiful, che segna la sua carriera. Tutte le sue opere presentano una sua firma a mano, l’impronta del suo pollice, una banconota da un dollaro, il numero di serie dell’opera e proprio la dicitura “Life is Beautiful”. Collabora con artisti e brand internazionali, diventando una delle figure più apprezzate nel panorama dell’ arte contemporanea.





KRIS RIZEK, The Rise of King, artista di origini pugliesi, poliedrico e versatile. Nasce come writing e skater e utilizza diverse tecniche della street art. Negli anni ‘90 contribuisce ad arricchire con i suoi graffiti la Puglia, ma non solo. Libero di esprimersi e estremamente fiero di questo.Tocca tematiche profonde, fonde tradizione e contemporaneità, sacro e profano. Denuncia, provoca e riesce ad essere unico e con un marcato tratto distintivo.
Afferma:
“Dipingo i muri per abbatterli.”


Questi sono solo alcuni degli artisti presenti alla mostra.
Eccone altri:









Tutti parlano a loro modo del mondo in cui vivono o hanno vissuto, senza paura e pregiudizi. Entrano prepotentemente nell’arte e la cambiano. Il tempo passa, ma l’arte deve evolvere e crescere insieme a noi.
Perchè devi visitare Banksy e altre storie di artisti ribelli
La mostra Banksy e altre storie di artisti ribelli porta l'osservatore a riflettere su se stesso e sulla società di cui fa parte.
In questa vita frenetica sembra che nessuno abbia il tempo di fermarsi a pensare alle cose che realmente contano.
Dedica un’ora del tuo tempo per ammirare la ribellione e magari, ribellati anche tu.
Poi, una volta uscita/o dalla mostra, incamminati nel paesaggio di Alberobello.
Goditi il panorama e assapora uno dei luoghi più iconici della Puglia.

INFORMAZIONI UTILI
La mostra, a cura di Piernicola Maria Di Iorio,
si svolge dal 15 aprile 2025 al 30 settembre 2025
a Casa Alberobello, in Largo Martellotta.
ORARI:
martedì - venerdì ore 10:00 - 13:00 / 16:00 - 20:00;
sabato, domenica e festivi ore 10:00 - 20:00;
lunedì chiuso.
Il costo del biglietto è di 14 euro.
CONTATTI:
+39 393 9639 865