Mausoleo di Bona Sforza a Bari: un gioiello silenzioso nella Basilica di San Nicola
- Claudia Andreoli
- 22 nov
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 25 nov
di Claudia Andreoli
Nel cuore della Basilica di San Nicola a Bari, tra le meraviglie architettoniche spirituali che rendono questo luogo unico, si cela un monumento che trasmette potenza, devozione e memoria: il Mausoleo di Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari.

Bona Sforza: la regina del nord che fece innamorare Bari
Certe donne non appartengono al loro tempo: lo attraversano, lo sfidano, lo riscrivono. Bona Sforza, duchessa di Bari e regina di Polonia, è una di queste. Illuminata, potente, visionaria: Bona Sforza non è solo una figura del passato, ma una presenza viva nel capoluogo pugliese. Il suo nome riecheggia prepotente tra i vicoli della città vecchia, nel Castello Normanno - Svevo, dove trascorse molto del suo tempo e nella Basilica di San Nicola, dove in suo nome fu eretto un mausoleo.
Figlia di Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Maria Sforza, Bona Sforza nacque nel 1494 a Vigevano da una delle famiglie più potenti del Rinascimento italiano. Crebbe nel Castello Normanno - Svevo di Bari, ma Il destino la portò molto presto lontano da Bari: nel 1517 sposò il re Sigismondo I il Vecchio diventando la regina di Polonia. Portò novità e riforme e un po’ del calore del sud. Nella 1556 tornò a Bari e trasformò la città, si prese cura della sua casa, non si dimenticò delle sue radici.
Il suo ultimo rifugio fu proprio Bari: qui riposa tranquilla, nel Mausoleo per lei solo.
Il Mausoleo di Bona Sforza: un degno tributo per una grande donna

Dopo la sua morte fu sepolta nella Cattedrale di Bari, successivamente la regina Anna, sua figlia, riuscì a far trasferire il corpo nella Basilica di San Nicola. Il Mausoleo, in marmo bianco e nero, si trova nell’abside centrale della chiesa superiore. Si scorge Bona in ginocchio e con le mani giunte tra San Nicola, patrono di Bari, e San Stanislao, patrono della Polonia. Ai suoi piedi, due figure femminili che reggono lo stemma del regno di Polonia, a sinistra e del ducato di Bari, a destra.
Il tutto appare armonico ma solenne: due mondi uniti per sempre nella sua figura.
Perchè vale la pena visitare il Mausoleo di Bona Sforza a Bari
Il Mausoleo di Bona Sorza a Bari è patrimonio storico e artistico: è un esempio di arte funeraria tardorinascimentale, bella ma con tanta storia dietro. E' inoltre il simbolo del rapporto profondo tra Bari e Polonia e Bona e baresi. Ma soprattutto, visitarlo ti porta a vivere un'esperienza emozionale poichè rappresenta un punto di ristoro spirituale, il ricordo di una duchessa - regina che ha lasciato il segno.
Dove trovare il Mausoleo di Bona Sforza a Bari
Fermati nell' abside della Basilica, dove il Mausoleo domina la scena. Immagina quanto gli scultori abbiano dovuto lavorare per non far dimenticare Bona Sforza al suo popolo, alla sua Bari. Sembra che vegli su Bari in maniera silenziosa ma potente.
Se stai progettando una visita a Bari, includi nel tuo itinerario la Basilica e il Mausoleo, oltre alla Cattedrale e al Castello Normanno - Svevo di Bari. Soprattutto in quest'ultimo ci sono altri segni tangibili del passaggio della iconica Bona Sforza.
Curiosità su Bona Sforza
Bona Sforza fece costruire molte cisterne a Bari per risolvere il problema della carenza d’acqua. Ne è rimasta una, in piazzetta Bisanzio e Rainaldo, vicino la Basilica, che recentemente è stata restaurata.
Lì un'iscrizione in latino recita:
"Pauperes sitientes venite cum laetitia et sine argento. Bibite aquas, quas Bona regina Poloniae preparavit:"
"Poveri assetati, venite con gioia e senza denaro, bevete l'acqua che Bona regina di Polonia vi ha donato."
Questa è solo una delle testimonianza della sua generosità e del suo forte legame con Bari.
Molti documenti presenti nella Biblioteca Nazionale di Bari attestano che Bona Sforza ha continuato a governare il Ducato di Bari anche da lontano.
Nella Pergamena Petroni 1 si dice che dovette lottare per nominare un castellano di Bari gradito a lei e alla popolazione.
In un altro si racconta che nominò un barone locale tesoriere generale del ducato di Bari, Francesco Pappacoda, così da gestire tramite lui anche le finanze.
Si racconta che Bona avesse un governo tutto al femminile: la madre Isabella d'Aragona e altre donne erano figure indispensabili per la gestione del ducato.
Morì a Bari, nel novembre del 1557, si dice avvelenata per mano dei polacchi che mai l'avevano apprezzata, ma sempre criticata, costruendo di lei l'immagine di donna avida e desiderosa solo di potere. Nulla di più sbagliato.
Bona Sforza: una donna di ieri che parla al nostro tempo
In un’epoca in cui il destino delle donne era scritto dagli uomini, Bona Sforza si seppe distinguere: fu temuta e amata, ma sempre sé stessa. Portò lo splendore rinascimentale e il caldo rassicurante del sud in Polonia. Fu fedele a Bari fino alla fine dei suoi giorni.
Per i baresi è un’icona, per i visitatori una scoperta.
Per maggiori informazioni sul Mausoleo di Bona Sforza clicca qui.








