top of page

Un Viaggio nel Tempo al gusto di Cioccolato: Scoprire Torino a Bordo del Choco Tram

di Michela Faletti

A Torino, il rapporto con il cioccolato è una questione identitaria. Non solo un prodotto, ma un capitolo di storia cittadina che ancora oggi si può attraversare – letteralmente – salendo a bordo del Choco Tram, un’esperienza che combina memoria, spettacolo e degustazione.



Salire sul Choco Tram significa entrare in un tempo sospeso, dove il legno scuro degli interni, i dettagli in ottone e il ritmo lento dei binari riportano a un’altra epoca. Il tram attraversa le vie del centro e si affaccia sul Parco del Valentino, offrendo un punto di vista insolito su Torino e sul suo elegante paesaggio urbano. A rendere il viaggio ancora più immersivo sono i personaggi in costume del primo Novecento: figure teatrali che, tra aneddoti e racconti, ripercorrono la storia del cioccolato torinese e le sue trasformazioni. A bordo operano anche i volontari dell’ATTS – Associazione Torinese Tram Storici –, custodi appassionati di un patrimonio cittadino che, grazie al loro entusiasmo, diventa ancora più coinvolgente.


Il Museo del Cioccolato e del Gianduia: tra storia, artigianato e sensi

La seconda tappa è il Museo del Cioccolato e del Gianduia, un percorso che non si limita alla semplice esposizione. Qui il cioccolato diventa racconto, materia artistica e memoria gastronomica. Le sale ospitano sculture e lavorazioni realizzate completamente in cioccolato, testimonianza della maestria artigianale che da secoli caratterizza l’eccellenza torinese. Il percorso si sviluppa tra postazioni interattive, approfondimenti storici e curiosità poco note. Una delle più sorprendenti è la “tazza da baffo”, progettata per gustare la cioccolata calda senza rovinare i baffi, simbolo dell’eleganza maschile dell’epoca. L’audioguida conduce attraverso un viaggio che parte dalle origini sudamericane del cacao e arriva alle corti europee, passando per tecniche, ricette antiche e tradizioni locali. L’esperienza è pensata per coinvolgere tutti i sensi: si annusa la fragranza dell’antica ricetta, si osservano i macchinari storici e – naturalmente – si assaggia.



La pausa finale: un cioccolatino e un filmato sulla storia del cacao

Il museo offre uno spazio relax dove fermarsi per approfondire il percorso attraverso filmati, pannelli e curiosità. Qui è possibile gustare un cioccolatino scegliendo il proprio gusto preferito, mentre scorrono immagini che raccontano come Torino abbia trasformato una semplice bevanda in un simbolo culturale.


Pasticceria Pfatisch: un’ultima tappa nella storia

Per chi desidera prolungare l’esperienza, l’itinerario conduce alla storica Pasticceria Pfatisch 1915, che ospita il museo sottostante. L’ingresso nella sala vendita è un tuffo immediato nel passato: arredi d’epoca, profumi invitanti e una vetrina che ancora oggi racconta l’eleganza della tradizione dolciaria to rinese. Qui la merenda è un rito: una pausa lenta, un assaggio che chiude il percorso con la stessa intensità con cui era iniziato. È l’ultimo frammento di un viaggio che unisce cultura, artigianato e memoria, celebrando la città che ha dato forma – e sapore – alla storia del cioccolato italiano.


  • Instagram
  • Facebook
  • Whatsapp
About generale .png

Magazine nazionale di gastronomia e cultura.
Un progetto editoriale indipendente che racconta il cibo come espressione di identità, territorio e immaginario collettivo.

© 2025 di Proprietà de LamiaGenova

bottom of page