Oltre i templi di Paestum: 5 luoghi segreti tra mito, storia e natura
- Redazione
- 10 nov
- Tempo di lettura: 4 min
di Antonio Quaglia
Tra il mare e le colline del Cilento, Capaccio Paestum si svela come un luogo sospeso tra memoria e natura. Oltre ai templi del celebre Parco Archeologico, questo territorio così variegato custodisce angoli unici che raccontano storie silenziose e sorprendenti.

Dal santuario di Hera Argiva, con la sua atmosfera mistica che richiama la leggenda degli Argonauti, alla foce del Sele dove le placide acque del fiume incontrano le onde del mare; dalle tradizioni immateriali della Madonna del Granato ai vicoli storici del Capoluogo, fino al bunker di Torre di Mare, testimone discreto di una pagina di Storia più recente ma non per questo meno importante.
Il volto nascosto di Capaccio Paestum
Non tutto ciò che rende speciale Capaccio Paestum si trova sulle classiche guide turistiche o negli itinerari più battuti. C’è un altro viaggio che ti aspetta, fatto di deviazioni e sorprese, di luoghi che non si impongono ma si lasciano scoprire con lentezza.
Qui il tempo sembra scorrere in modo diverso: un borgo silenzioso che custodisce leggende dimenticate, una cattedrale che racconta i riti più antichi e affascinanti, un fiume che incontra il mare creando una natura incontaminata e un paesaggio quasi mistico.
È in questi e altri scenari che diventi parte di una narrazione più intima, lontana dalla folla, dove ogni dettaglio è in grado di sorprenderti e di condurti verso cinque luoghi capaci di restituire a questo splendido territorio un volto diverso e inatteso.
Cinque luoghi da non perdere per scoprire la vera anima di Capaccio Paestum e delle sue tradizioni. Sei pronto a conoscerli?

5. Il santuario di Hera Argiva: dove mito e archeologia si incontrano
Sulle sponde del Sele, in un’area che un tempo accoglieva pellegrini e viaggiatori provenienti da tutto il Mediterraneo, sorge il santuario di Hera Argiva.
Qui puoi respirare un’atmosfera sospesa nel tempo, e scoprire il fascino della leggenda che si intreccia con l’archeologia. Si narra che furono proprio gli Argonauti di Giasone, reduci dal loro mitico viaggio alla ricerca del Vello d’Oro, a fondare il culto della dea. Le rovine che ancora oggi emergono dal terreno, insieme ai resti di un tempio e a un vasto deposito votivo, raccontano la devozione che per secoli legò le comunità locali a Hera, protettrice dei mari e delle genti.
Hera Argiva è uno dei luoghi meno conosciuti del territorio, ma la sua forza evocativa lo rende una tappa imprescindibile per comprendere quanto il Cilento sia stato nel corso dei secoli uno straordinario crocevia di credenze e culture.

4. La foce del Sele: natura e memoria
Non lontano dal santuario, il fiume Sele si immette nel mare in uno scenario di incantevole bellezza. Questo ecosistema unico, ricco di biodiversità e di fascino naturalistico, è un luogo che ti invita davvero al relax e alla contemplazione.
Fermati a osservare l’orizzonte là dove il fiume si dissolve nel mare: avrai la sensazione di trovarti presso un confine, come una sorta di passaggio tra mondi diversi e nascosti.

3. La Madonna del Granato: spiritualità e tradizione
Salendo verso il Monte Calpazio, lo sguardo incontra la Cattedrale della Madonna del Granato, uno dei luoghi simbolo della devozione popolare cilentana.
La chiesa, che domina il paesaggio con la sua posizione panoramica, deve il nome al frutto del melograno, simbolo di fertilità e rinascita, da secoli è meta di pellegrinaggi, rifugio spirituale e punto di riferimento per le comunità locali.
Esplorando il santuario vivrai un’esperienza particolare, che va ben oltre la bellezza dell’arte sacra: scoprirai un patrimonio immateriale vivo, capace di unire passato e presente attraverso gesti, credenze e tradizioni tramandate di generazione in generazione.

2. Il cuore antico di Capaccio Capoluogo
A oltre 400 metri sul livello del mare, Capaccio Capoluogo conserva l’aspetto autentico di un borgo che non ha mai smesso di raccontare le proprie radici. I suoi vicoli in pietra, le piazzette nascoste, e gli scorci panoramici che abbracciano la Piana del Sele fino al mare, restituiscono l’immagine di una comunità che vive ancora a misura d’uomo.
Passeggiando nel centro storico puoi ammirare gli antichi palazzi nobiliari, ma anche lasciarti sorprendere dal ritmo lento della vita quotidiana di una borgata in cui il tempo sembra essersi fermato, e che custodisce la memoria storica di tutto il territorio.

1. Il bunker nascosto di Torre di Mare
Hai mai esplorato un bunker della Seconda guerra mondiale? Sulla spiaggia di Torre di Mare puoi rivivere le vicende dello sbarco alleato nel Golfo di Salerno, riscoprendo storie di coraggio di una comunità che ha vissuto l’incertezza e la paura della guerra.
Il bunker di Torre di Mare è un luogo che invita al silenzio e alla riflessione anche grazie allo scenario in cui si trova, immerso nella quiete della natura, con le onde che si infrangono sulla spiaggia come colonna sonora che fa emergere tutta la profondità di un passato che ancora parla al presente.
Ogni passo tra le borgate di Capaccio Paestum significa attraversare un piccolo racconto dove i colori, i profumi e i sapori della campagna trasmettono sensazioni uniche, immergendoti sempre più in un territorio che mostra il suo cuore più autentico solo a chi lo sa guardare con attenzione. E alla fine, resta la sensazione di aver vissuto un viaggio davvero speciale attraverso luoghi segreti, veri scrigni di magia tra mito, storia e natura.








