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La festa della Madonna della Salute: Un ponte di fede e speranza sul Canal Grande a Venezia

di Giuditta Ferrari

Halloween è passato e tutti stanno già pensando al Natale, ai regali e agli addobbi. Tuttavia, novembre è anche il mese del Thanksgiving, la festività americana che celebra la gratitudine per ciò che abbiamo ricevuto durante l’anno. Ma non serve andare così lontano perché a Venezia il 21 di novembre si festeggia la Madonna della Salute. Non è Natale né Pasqua, ma le scuole restano chiuse. È una tradizione molto antica che si tramanda di generazione in generazione. Il significato è ben chiaro anche ai ragazzi: ringraziare la Madonna per aver protetto Venezia dalla pestilenza.


Venezia, Campo della Salute

Venezia salvata dalla peste 

Nel 1630 scoppiò una grave epidemia di peste bubbonica e la città di Venezia tentò di limitarne il contagio imponendo una quarantena nell’isola di San Servolo agli stranieri che volevano entrare. Nonostante queste misure di prevenzione, la pestilenza si diffuse tra la popolazione. Nel momento culmine dell’epidemia, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna. Per facilitare il pellegrinaggio dei superstiti fu costruito, con delle barche, un ponte provvisorio che collegava Santa Maria del Giglio con le vicinanze della basilica. In seguito, l’epidemia cominciò a regredire fino ad estinguersi definitivamente nel novembre del 1631. In quell’anno la Repubblica Veneta istituì la festa religiosa dedicata alla Madonna che aveva difeso la città dalla peste. Inoltre, fu bandito un concorso per la costruzione di un nuovo tempio votivo dedicato alla Vergine Maria in adempimento alla promessa del doge. Il concorso fu vinto da Baldassare Longhena con il suo progetto di un tempio barocco a struttura ottagonale sormontato da un'imponente cupola.


Venezia, interno della Basilica di Santa Maria della Salute

Il tesoro nascosto della Sacrestia della Madonna della Salute a Venezia

È diventato un rito attraversare il Canal Grande sul ponte di barche, costruito appositamente per l’occasione, per recarsi a rendere omaggio alla Madonna nella grandiosa Basilica della Salute. Ogni anno è sempre un buon motivo per scoprire i capolavori custoditi all’interno e ammirare la basilica in tutto il suo splendore! 


Nell'altare maggiore si trova la Madonna della Salute o Mesopanditissa (mediatrice di pace), un'icona bizantina proveniente dall'Isola di Creta, portata a Venezia da Francesco Morosini nel 1670, quando dovettero cedere l'isola ai Turchi per le condizioni di pace stabilite alla fine della guerra di Candia. È un’usanza di molti veneziani comprare una candela nelle bancarelle fuori dalla chiesa per accenderla come offerta alla Madonna.


Venezia, Madonna della Salute

Nella sacrestia sono nascosti dei veri e propri tesori. Numerose opere di Tiziano decorano la sala: San Marco in trono, con i santi Cosma, Damiano, Sebastiano e Rocco (1511-12), Caino ed Abele, Il sacrificio di Abramo ed Isacco, Davide e Golia. Al centro della sacrestia la grande tela di Tintoretto (Le nozze di Cana, 1561), cattura lo sguardo del visitatore che rimane incantato.


Un cielo pieno di palloncini colorati 

È una delle feste più popolari e amate non solo dai veneziani, perché viene celebrata anche a Trieste e in moltissime città e paesi dell'antica Repubblica, in Italia, in Istria e in Dalmazia. È una giornata speciale dove quasi tutto è concesso. I bambini con una mano tengono ben stretto il loro palloncino colorato per evitare che si rompa o che voli via nel cielo bigio e nebbioso, cercando di non sporcarsi la faccia con la frittella alla Nutella. Anche i più grandi trasgrediscono la dieta con una mela caramellata e qualche dolciume. 

I più curiosi possono assaggiare il piatto tipico della festa della Madonna della Salute fin dal Seicento: la castradina, un'antica pietanza a base di cosciotto di montone salato e affumicato usato per fare una gustosa zuppa con verza, cipolle e vino. Ideale per riscaldarsi nelle gelide giornate di novembre, non può mancare sulle tavole dei veneziani!


Madonna della Salute

Il ringraziamento di Venezia 


Venezia, veduta della Madonna della Salute

All’inizio, può sembrare solo una festa religiosa, però se si guarda oltre la superficie si scopre che è molto di più: un intreccio di storia, arte, cucina e persone. Il vero insegnamento è quello di essere grati di poter trascorrere delle giornate di festa in compagnia delle persone alle quali teniamo di più. Il calore e l’affetto dei propri cari riscaldano anche le giornate di novembre più fredde e grigie.

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Magazine nazionale di gastronomia e cultura.
Un progetto editoriale indipendente che racconta il cibo come espressione di identità, territorio e immaginario collettivo.

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