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Teatro Regio di Parma: palcoscenico di musica e storia

Aggiornamento: 28 mag

di Aurora Panichelli


Nel cuore pulsante del centro cittadino di Parma, varcando la soglia del Teatro Regio si può respirare la storia e conoscere una delle figure più importanti della città. 


A Parma è ancora possibile seguire le tracce lasciate dalla Duchessa Maria Luigia d’Asburgo. Durante la sua permanenza ha contribuito alla realizzazione di diversi progetti entrati nella quotidianità dei Parmigiani e di luoghi d’interesse per il turismo. Un esempio fra tutti è il Teatro Regio. Fu infatti la Duchessa, nel 1821, ad affidare all’architetto Nicolò Bettoli la costruzione del teatro, chiamato in origine Nuovo Teatro Ducale. 


Facciata Teatro Regio Parma

Il teatro ultracentenario 

Il 16 maggio 2025, il Teatro Regio di Parma, uno dei più importanti teatri lirici d’Italia, ha festeggiato il suo 196° anno di età. Venne infatti inaugurato nel lontano maggio del 1829, sulle note della Zaira, opera di Vincenzo Bellini. Oggi come ieri, questo luogo continua ad essere un punto di riferimento internazionale per l’opera. La prestigiosa Stagione Lirica e il celebre Festival Verdi fanno da padroni, ma non mancano altre occasioni come concerti di musica moderna e spettacoli di danza. Il Teatro Regio dà la possibilità di vivere l’arte nelle sue varie forme. 


Soffitto Teatro Regio Parma

Il teatro e la Duchessa

La realizzazione del teatro era per la Duchessa una dimostrazione di potere e cultura: attraverso l’arte Maria Luigia cercava di legittimare la propria figura e conquistare il favore dei cittadini parmigiani. La sala del teatro, oggi caratterizzata dal color porpora e dall’oro, inizialmente presentava i colori scelti dalla Duchessa, il blu e il giallo. Una modifica fu voluta da Carlo III di Borbone nel 1853 con l’intento di adeguare la sala ai canoni estetici dell’epoca e forse, anche, di cancellare la forte impronta della Duchessa.


Palchetti Teatro Regio Parma

Due prospettive: fronte e retropalco

Nel tempo il pubblico pagante del Teatro Regio ha assistito alla messa in scena di molteplici storie: drammi, trionfi, passioni e personaggi storici che hanno preso vita sul palcoscenico. Un’altra nota interessante è ciò che accadeva dietro le scene, o meglio, dietro i palchi, nei cosiddetti retropalchi. Si tratta di veri e propri salottini privati, appartenenti alle famiglie nobili e borghesi di Parma, che li acquistavano insieme ai palchi. 

 

Questi spazi venivano adornati secondo il gusto della famiglia, il suo status e diventava una sorta di prolungamento del salotto di casa. I retropalchi erano luoghi di ritrovo, dove si discuteva di musica, si ricevevano ospiti e, durante gli intervalli, si consumavano rinfreschi a base di specialità locali. 

Ancora oggi, sono in possesso delle famiglie parmigiane e rimangono degli ambienti privati a disposizione dei loro proprietari. È anche possibile visitarne alcuni, resi accessibili dal teatro, così da immergersi nella tradizione e nella storia di Parma, del teatro, di chi lo ha vissuto e lo vive ancora.


Insegna Teatro Regio Parma

Non solo musica 

Il teatro, seppur nel tempo la sua funzione e la sua centralità nella società siano cambiate, rimane uno dei simboli della città di Parma, dove si celebra la cultura e l’arte.


Visitare il Teatro Regio significa immergersi nella storia di Parma, aggiungendo un prezioso tassello alla scoperta della città e delle sue unicità.

  

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