L’estate di chi resta: quattro mete fresche a pelo d’acqua a Modena e dintorni
- Redazione
- 25 lug
- Tempo di lettura: 6 min
Di Beatrice Po -
Giornate calde, il sole che resta alto fino a tardi e quella voglia improvvisa di fare una borsa veloce, salire in macchina e guidare verso il mare, senza pensare più a nulla.
Ma a volte, non serve il mare per sentire l’estate addosso.Basta uno specchio d’acqua tranquillo, un argine erboso, il riflesso delle fronde mosse dal vento.
Anche nei dintorni di Modena, tra la pianura disegnata da campi di grano e girasoli e il selvaggio Appennino, esistono piccoli rifugi: tranquille oasi d’acqua che regalano freschezza, silenzio e ristoro. Perfette quando le ferie sono ancora lontane.

Luoghi dove stendersi sull’erba, mangiare qualcosa di buono in compagnia, oppure leggere un libro con il cinguettio degli uccellini come unica colonna sonora.
Specchi d’acqua nascosti che sorprendono per la loro bellezza discreta, fuori dalle rotte più battute, capaci di sospendere la realtà anche solo per un pomeriggio. Ideali se resti in città ma non vuoi rinunciare alla quiete, a un picnic con vista o a quella sensazione di fuga dal caos quotidiano.
Ecco quattro luoghi da scoprire, da soli o in compagnia, per trasformare l’estate in città in un’esperienza lenta, inaspettata e bellissima.

1. Lago della Ninfa – Leggende all’ombra dei faggi
Una bellissima ninfa dai magnetici occhi verdi.
Una visione incantata per pastori, carbonai e viandanti, che, attratti dalla sua voce, attraversavano un ponte di cristallo per raggiungerla… e finivano annegati.
Un giorno, però, fu un cacciatore a presentarsi davanti a lei.
Non si lasciò spaventare dal destino dei predecessori, e il suo coraggio colpì il cuore della ninfa.
Lei gettò verso di lui un ponte di cristallo. I due si corsero incontro, ma proprio quando stavano per sfiorarsi, il re dei gorghi scatenò il suo sortilegio: spezzò il ponte e li fece cadere nelle acque del lago.
Si dice che, ancora oggi, nelle notti silenziose tra le fronde, si possa sentire il lamento della ninfa che piange per il suo amato perduto. Un luogo incantato ai piedi del Cimone
Questo luogo magico esiste davvero: è il Lago della Ninfa, caro ai modenesi e incastonato a 1.500 metri di altitudine, ai piedi del Monte Cimone.
Uno specchio d’acqua calmo, circondato da conifere e prati dove rilassarsi, respirare l’aria di montagna, e ritrovare quella sensazione di vacanza alpina… a pochi chilometri da casa.
Qui puoi:
cercare il fresco d’estate,
pranzare al Rifugio della Ninfa con vista lago,
sdraiarti sull’erba e guardare le nuvole correre sull’acqua,
oppure partire per uno dei percorsi trekking nei boschi.
Come arrivare e cosa fare
Da Modena prendi la SS12 fino a Fanano, poi la SP324 fino a Sestola. Da lì, in direzione Passo del Lupo, pochi tornanti ben segnalati ti portano a un comodo parcheggio vicino al lago.
Trekking consigliati:
Anello delle CarbonaieParte dal bosco vicino al rifugio. Immerso in una splendida faggeta, attraversa spiazzi dove un tempo si bruciava la legna.
Anello Lago – Cimoncino BassoIdeale se vuoi partire dagli impianti da sci, con viste aperte sul paesaggio.
Anello Lago – Fontana BediniTi farà sentire nel mezzo della foresta e ti regalerà panorami sorprendenti.

2. Laghi Curiel – Vivere la natura a due passi da Modena
A meno di venti minuti dalla città, tra la pianura e il fiume Secchia, si apre un piccolo arcipelago d’acqua dolce che sorprende per varietà e atmosfera: i Laghi Curiel di Campogalliano.
Un luogo che mette d’accordo famiglie e sportivi nei weekend d’estate, perfetto per chi cerca natura, relax o un po’ di movimento, senza allontanarsi troppo.
Nati come bacini artificiali, oggi i laghetti fanno parte della Riserva Naturale delle Casse di Espansione del Secchia, e si sono trasformati in un vero santuario dove vengono tutelati flora, fauna ed ecosistemi acquatici. Un esempio di come si possa riqualificare il paesaggio valorizzando ciò che abbiamo intorno.
Natura, silenzio e attività all’aria aperta
Qui il tempo rallenta. La città sembra lontana, e i pensieri si fanno più leggeri. Puoi:
passeggiare lungo sentieri pianeggianti
osservare numerose specie di uccelli dai capanni dedicati
leggere all’ombra degli alberi
rilassarti nei bar e ristoranti dell’area
Se invece ami muoverti, qui hai davvero l’imbarazzo della scelta:
pedala sull’argine che costeggia i laghi, collegato alla Ciclovia del Sole
prova canottaggio, pesca o vela
organizza una giornata all’aperto con gli amici
Ben attrezzati per una fuga rigenerante
L’area è ben organizzata: ci sono parcheggi, aree picnic, passerelle sull’acqua, zone relax.
Tutto il necessario per una gita semplice ma rigenerante, perfetta per scoprire – o riscoprire – un angolo verde vicino casa.
3. Villa Sorra – Due passi nel giardino segreto
In mezzo alle campagne tra Castelfranco Emilia e Nonantola, si nasconde un luogo che sembra uscito da una fiaba: Villa Sorra. Un’antica residenza nobiliare, custode di angoli romantici e atmosfere d’altri tempi, immersa nel verde.
La villa fu costruita tra Seicento e Settecento dal conte modenese Antonio Sorra, e più tardi, il nipote Francesco Maria si dedicò alla sistemazione del giardino formale.
Ma fu nel 1827, grazie all’arrivo di Ippolita Levizzani, vedova del conte Cristoforo Sorra, che la tenuta subì una trasformazione profonda.Fu lei ad avviare la conversione del giardino in giardino “all’inglese”, regalando al parco quel fascino misterioso e poetico che si respira ancora oggi.
Un parco da esplorare come un racconto
Passeggiando nel parco si possono scoprire:
il lago con le sue isole
la capanna del pescatore
le false rovine medievali con due torrette svettanti
grotte nascoste e ruderi da immaginare
e una serra per piante e alberi da frutto, ancora oggi piena di vita
Tutto intorno, un paesaggio ricco di noccioli, aceri, frassini, ippocastani, dove la natura cresce libera e rigogliosa. E se sei fortunato – e silenzioso – potresti persino incontrare uno scoiattolo lungo il sentiero.
La villa oggi: un progetto in divenire
Oggi la villa è in fase di ristrutturazione, parte di un ambizioso progetto di valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico.
La serra e il giardino limitrofo sono già stati restaurati, e per il prossimo anno è prevista la riapertura al pubblico con:
visite guidate al giardino e alla villa
laboratori per grandi e bambini
convegni, mostre e attività culturali
Come visitarlo ora
In attesa della riapertura completa, è comunque possibile visitare Villa Sorra. C’è un comodo parcheggio e un sentiero esterno che costeggia il giardino, immerso nella vegetazione e nell’atmosfera silenziosa del parco.
Lungo il percorso si scorgono laghetti con anatre, ponticelli e rovine romantiche.E se hai voglia di fermarti, puoi stenderti su uno dei grandi prati che circondano la villa per leggere, rilassarti o semplicemente respirare la quiete.
Un luogo che sembra uscito da un libro.
Un giardino segreto che racconta la sua storia solo a chi ha voglia di ascoltare.

4. Parco Fluviale di Marano – Pic-nic con vista colline
Hai voglia di un posto facile da raggiungere, con una bella vista sulle colline, acqua fresca e natura incontaminata? A soli 30 minuti da Modena, il Parco Fluviale di Marano sul Panaro ti offre proprio questo: un angolo di verde sospeso tra pianura e collina, dove il fiume Panaro scorre lento sotto le fronde degli alberi.
Questo parco conserva la storia del territorio, plasmato nei secoli fin dall’età del Bronzo, con rogge, vecchi mulini e resti di antiche costruzioni che convivono con viali alberati e ampi prati all’ombra di pioppi e salici.
Perfetto per chi cerca destinazioni autentiche e poco affollate, il parco mette a disposizione aree verdi ombreggiate, una caffetteria, un campo da beach volley e tavoli da pic-nic per pranzi e chiacchiere all’aria aperta. C’è persino una piccola spiaggetta dove puoi stenderti o immergerti fino alle caviglie.
Se cerchi un luogo per un Ferragosto tranquillo, qui puoi organizzare un barbecue nelle aree attrezzate con postazioni griglia, tavoli e panche in legno, tutto in sicurezza.
Dopo pranzo, puoi scegliere tra passeggiate lungo sentieri pianeggianti che seguono il fiume, pedalate rilassate o sessioni di birdwatching per osservare aironi, martin pescatori e garzette.
Restare in città non significa rinunciare alla sensazione di vacanza: basta allontanarsi poco, lasciare che l’acqua e il verdeti guidino verso momenti di pace e bellezza, trasformando un pomeriggio qualunque in un’esperienza speciale.







