Corridoio Vasariano: la passerella segreta dei Medici riaperta a Firenze
- Redazione
- 24 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 12 lug
di Silvia Assunti
I luoghi inaccessibili esercitano sempre un certo fascino. Misteriosi, chiusi, risvegliano la curiosità di chi vi si trova a passare innanzi e, ancor più, se questi luoghi sono parte di una delle città più belle d’Italia: Firenze.
Chiunque cammini per Firenze non può far a meno di notare la storia che, come un’antica pergamena, si srotola passo dopo passo, secolo dopo secolo. Città romana ma rinomata in tutto il mondo per il Rinascimento, Piazzale Michelangelo con la sua vista mozzafiato e gli artisti che qui hanno prosperato, Firenze ospita un capolavoro dell’architettura rinascimentale: il Corridoio Vasariano.
Il Corridoio Vasariano: un capolavoro tra potere e arte

Riaperto al pubblico lo scorso 21 dicembre dopo la chiusura nel 2016, oggi il Corridoio Vasariano è stato messo in sicurezza, ristrutturato e reso accessibile a chiunque.
Voluto da Cosimo I De Medici e realizzato da Giorgio Vasari, il Corridoio unisce Palazzo Vecchio, sede allora del Governo, a Palazzo Pitti, residenza cittadina dei Medici, in una camminata aerea che offre un punto di vista inedito su Firenze.
Un passaggio segreto sospeso su Firenze

Simbolo non solo del Rinascimento fiorentino, ma anche del potere della famiglia Medici, il Corridoio Vasariano fu realizzato dall’architetto Giorgio Vasari nel 1565 in soli 5 mesi.
Il Corridoio fu commissionato dal Granduca Cosimo I per celebrare le nozze di suo figlio Francesco con Giovanna d’Austria. Più che celebrare un matrimonio politico, il corridoio permetteva alla famiglia Medici di raggiungere il palazzo del Governo dalla loro residenza in Palazzo Pitti senza mescolarsi con la gente comune, e, soprattutto, in tutta sicurezza. Infatti, come tutti i regnanti dell’epoca - e non solo - Cosimo temeva per la propria incolumità e per quella della sua famiglia.
Il Corridoio Vasariano, nei suoi 760 metri, attraversa Ponte Vecchio, entra nei palazzi, accerchia la Torre de’ Mannelli, sbircia la Chiesa di Santa Felicita permettendo una vista unica su Firenze dalle sue 73 finestre.
Ponte Vecchio e le sue botteghe

Due curiosità su Ponte Vecchio: rinomato per le botteghe orafe, è l’unico ponte di Firenze che non fu bombardato dai tedeschi durante la II guerra mondiale. Il motivo? Hitler amava quel ponte e la sua storia. Inoltre, prima che venisse realizzato il Corridoio, Ponte Vecchio ospitava numerose botteghe di macellai. Cosimo I ordinò che queste botteghe chiudessero, e al loro posto aprissero delle botteghe orafe così da non sentire l’olezzo di carne macellata.
Un Corridoio con cinque secoli di storia

Al Corridoio Vasariano si accede direttamente dalla Galleria degli Uffizi; è consigliabile prendersi del tempo per visitare la Galleria e le sue opere d’arte, prima di percorrere il Corridoio.
Nonostante abbia visitato gli Uffizi tre volte e una in notturna - esperienza unica nel suo genere, ho comunque considerato più di due ore per dedicarmi alla visita prima di accedere al Corridoio - e nonostante tutto, le ultime sale le ho visitate in fretta!
Firenze dall’alto: il Rinascimento visto dalle finestre del Vasari
Il Corridoio, da quando ha riaperto, non ospita più la ricca collezione di autoritratti avviata nel ‘600 dal Cardinale Leopoldo De’ Medici, attualmente visibile nelle sale degli Uffizi, ma è un lungo camminamento che permette di godere di una vista privilegiata sopra la città.
Lungo il percorso è possibile effettuare delle soste per affacciarsi dalle finestre, scattare foto e immergersi nell’atmosfera rinascimentale e storica di questa bellezza architettonica.
La vera attrazione, però, sono le imponenti vetrate che affacciano da Ponte Vecchio. Queste vetrate, non contemplate nel progetto iniziale del Vasari, furono volute e realizzate da Mussolini nel 1939 per la visita di Hitler alla città. Da queste maestose vetrate, infatti, è possibile ammirare l’affaccio di Firenze sull’Arno.

Lasciate le imponenti vetrate alle spalle, il percorso prosegue fino a incontrare la Chiesa di Santa Felicita. Oggi chiuso da un vetro, un tempo i Medici potevano assistere alle funzioni comodamente dal Corridoio che, mediante un balcone, permetteva un affaccio sopraelevato sulla Chiesa, discreto e privato.

La visita al Corridoio viene effettuata in gruppi di 25 persone ciascuno con due accompagnatori della Galleria degli Uffizi. Il percorso si conclude nel Giardino dei Boboli presso la Grotta Buontalenti e dura circa 45 minuti. P.S. La sua visita non è inclusa nel biglietto e occorre una specifica integrazione.

Maggiori informazioni su orari, costo dei biglietti e informazioni utili alla visita le potete trovare sul sito de Le Gallerie degli Uffizi
Camminare sul filo invisibile del tempo tra storia e arte in un susseguirsi di scorci mozzafiato protetti dallo sguardo discreto dei secoli, questa è l’opera del Vasari.