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Atelier artigianale Spazio doppia vita: non solo abiti, ma storie da indossare




Alla scoperta di un atelier artigianale dedicato alla moda sostenibile Di Greta Lugli


Sono sempre stata affascinata dalle scoperte dell’ultimo secondo, dagli incontri che non ti aspetti e dalle persone che, con la loro storia, ti lasciano qualcosa.

È stato proprio durante un evento chiamato Vintage Pride – di cui vi parlerò meglio nelle prossime puntate – che ho conosciuto Francesca. Con lei, si sono intrecciati tutti questi elementi: la sorpresa, l’incontro e, soprattutto, la sua storia, il suo brand e un’iniziativa che definire "unica" è quasi riduttivo.

Nelle prossime righe vi racconto una storia che, secondo me, vale la pena conoscere — e tenere d’occhio.


atelier artigianale dedicato alla moda sostenibile
atelier artigianale dedicato alla moda sostenibile

È una storia di redenzione, resilienza e passione. La dimostrazione che, con un pizzico di pazienza e la giusta dose di perseveranza, si può costruire una carriera capace di aggiungere valore alla propria vita e avvicinarci — davvero — a quei famosi sogni nel cassetto che tutti abbiamo.


Mi trovo a Reggio Emilia, in uno di quei quartieri storici lontani dal centro. Quartieri residenziali che, se lasci viaggiare la mente anche solo per un attimo indietro nel tempo, riportano a quell’infanzia fatta di corse giù per le scale e partite a pallone con gli amici delle case accanto. Una serenità che oggi ha il sapore raro delle cose semplici.


È qui che il sogno di Francesca prende vita. È qui che si trova il suo negozio: Spazio Doppia Vita. E presto scoprirete che anche il nome non è scelto a caso, ma racchiude – fin dal principio – le fondamenta di un progetto che chiamare brand sarebbe limitante. Io, piuttosto, lo definirei un concept.


Francesca è una donna che ama dare nuova vita agli oggetti, ai tessuti – anche quelli che non vi aspettereste mai – e ai capi. Ma non solo: ama cucire, progettare e creare.


Il tavolo sartoriale di Francesca
Il tavolo sartoriale di Francesca

All’interno del suo negozio, infatti, non è raro imbattersi in oggetti appartenenti ad altri tempi: abiti, sì, ma anche quadri, libri, servizi da tè, piccoli tesori di epoche passate. Non è un semplice negozio vintage: è uno spazio del ricordo capace di evocare nonne eleganti, mode dimenticate, gioielli visti solo ai pranzi di famiglia.


ogni dettaglio racconta una storia
Ogni dettaglio racconta una storia

Appena varchi la soglia, ti accoglie un profumo delicato di balsamico – non invadente, ma avvolgente – pensato per far sentire a casa chi entra. Un dettaglio che racconta molto di lei, e del suo modo di fare accoglienza: caldo, premuroso, autentico.


Mi racconta che la passione per il cucito nasce fin da ragazzina, durante l’adolescenza.


Sua nonna era una sarta ma, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non le ha mai insegnato direttamente. Francesca si limitava ad osservarla mentre cuciva. Ed è stata proprio quell’osservazione silenziosa, attenta e quasi rituale a spingerla all’azione autonoma. Una spinta guidata da un solo mantra, inciso nell’esperienza: “sbagliando si impara.”


Così ha iniziato: provando, sbagliando, riprovando. E con il tempo, quella pratica ostinata e curiosa l’ha portata a diventare una vera e propria maestra del cucito.


Perché sì, Spazio Doppia Vita non è solo un negozio di abiti e oggetti dal sapore vintage. È anche un laboratorio creativo. Un luogo dove Francesca accoglie chi vuole imparare l’arte del cucito senza timore di sbagliare, con l’occhio attento e premuroso di chi sa rendere il percorso divertente, leggero e stimolante.


Come vi dicevo all’inizio, il suo non è un semplice brand: è un vero e proprio concept. Il concetto di riuso, in questo caso, è visto su larga scala.


Sì, perché Francesca non si limita a ricercare pezzi autentici di epoche passate, né si ferma a valorizzarli così come sono. Ogni capo viene reinterpretato e modellato sulle esigenze di chi lo sceglie: più stretto? Più corto? Più lungo? Ogni dettaglio viene adattato con cura, per garantire una vestibilità che non solo calzi bene, ma rispecchi chi lo indossa. Un lavoro sartoriale, paziente, fatto a mano. Un gesto d’amore per gli abiti e per le persone.


Dietro ogni cucitura, un sapere che non si misura in stagioni
Dietro ogni cucitura, un sapere che non si misura in stagioni

Penserete che sia finita qui. E invece no. Lo stupore è proprio dietro l’angolo, anzi: è dentro le porte di questo spazio speciale. È in quello che sto per raccontarvi.


Quanti di noi possiedono ancora le tovaglie ricamate, i lenzuoli del corredo, i copridivano passati di generazione in generazione? E poi centrini, centrini ovunque. Pezzi di una memoria domestica che spesso rimane chiusa in un cassetto o sepolta in uno scatolone.


Ecco, è proprio qui – secondo me – che batte il cuore autentico di Spazio Doppia Vita. Francesca prende questi tessuti e li trasforma in veri capi d’abbigliamento: una tovaglia può diventare una blusa, un copridivano un cappotto, un ventaglio un cappello. Ogni oggetto trova una nuova forma, una nuova funzione, una nuova vita.


E la cosa più bella? Sono pezzi unici, irripetibili. A volte, addirittura, nascono da un dialogo intimo con chi porta questi oggetti, proprio come è successo con una cliente che le ha affidato tutti i centrini della casa della nonna. Voleva unirli, fonderli, per creare un solo ed unico capo. Qualcosa da indossare come una carezza di ricordi, per portare con sé – ogni giorno – la nonna e la tradizione di famiglia.

Francesca, con la sua passione e autenticità, ha realizzato un kimono: ricco di significato, fuori dal tempo, e semplicemente meraviglioso.


All’interno di Spazio Doppia Vita avrete la possibilità di esplorare, creare, trasformare.


Potrete acquistare gli oggetti esposti per rendere più autentica la vostra casa. Potrete scegliere un capo e portarlo via così com’è, oppure personalizzarlo secondo il vostro gusto: più corto, più lungo, più vostro. Potrete portare un tessuto carico di ricordi – una tovaglia, un lenzuolo, un centrino – e vederlo rinascere sotto forma di abito.

Oppure potrete lasciarvi ispirare dai capi già creati da Francesca, ognuno con una storia alle spalle e un’anima cucita tra le trame.


È un luogo dove la creatività incontra la memoria, e dove ogni scelta diventa un atto d’amore verso ciò che siamo stati e ciò che vogliamo essere.


In un mondo che corre veloce, che ci spinge ad abbandonare il vecchio per il nuovo, Spazio Doppia Vita è un invito a fermarsi, a rallentare, ad ascoltarsi, e a dare forma a un’immagine di sé più autentica.


Un’immagine fatta di gusti personali, emozioni vere, e frammenti preziosi di ricordi. Perché, a volte, tutto ciò che abbiamo già vissuto è esattamente quello che ci serve per creare qualcosa di nuovo. E magari sarà proprio all’interno di Spazio Doppia Vita che avrete l’opportunità di scoprirlo — e di raccontarvi, in un modo tutto vostro.







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Un progetto editoriale indipendente che racconta il cibo come espressione di identità, territorio e immaginario collettivo.

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