Erbavoglio: un viaggio tra sapori, ricerca e ispirazione
- Redazione
- 2 lug
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 4 lug
Di Sara Fasano - Facciamo un gioco.
Chi è vegetariano alzi la mano.
Chi di voi, almeno una volta, ha sognato il macinato dei tortellini in chiave vegetariana, alzi la mano.
Chi di voi, almeno una volta, davanti al menù di un ristorante ha pensato: "Ma davvero, nel Duemilaeventicinque ancora non hanno adattato le stesse proposte per chi predilige una dieta vegetariana?", alzi la mano.
Le stesse domande me le sono posta anch’io. Anch’io che sono vegetariana.
E oggi voglio condividere con voi una piccola grande scoperta: il ristorante che ogni persona che non mangia carne dovrebbe assolutamente provare.
E attenzione… sarà anche la vostra soluzione.
In che senso? — starà pensando qualcuno.
Ve lo spiego subito: lo sappiamo tutti, organizzare una cena tra amici può trasformarsi in un dilemma quando c’è chi non mangia carne o segue un’alimentazione vegetale.
La scelta del posto diventa un compromesso, spesso un sacrificio. Ecco perché da oggi potrete stare tranquilli: ho trovato un posto che mette d’accordo tutti, carnivori ed erbivori.
Quindi, se avete ancora le mani alzate, abbassatele pure… giusto il tempo di prendere coltello e forchetta. È il momento di addentrarsi in questo viaggio alla scoperta della cucina tradizionale modenese in chiave vegetariana.

Nel centro di Modena, più precisamente in via Ramazzini 65, dove gli antichi ciottoli e le tradizionali botteghe si intrecciano ai nuovi sapori, si trova Erbavoglio, il ristorante che promette di far vivere una vera e propria esperienza culinaria a tutti coloro che varcheranno la sua porta.
E posso assicurarvi che è una promessa tutt’altro che fatta invano.
Qui, infatti, i sapori si fondono con i colori e i profumi, in un ambiente dal gusto ricercato, capace di avvicinare al mondo vegetale sia chi è già convinto sostenitore di questo stile di vita, sia chi si sta avvicinando per la prima volta alla cucina vegetariana e cerca un’esperienza che sappia sorprendere e convincere.
La cucina che non ti aspetti
Il bello di Erbavoglio è proprio questo: sfatare i pregiudizi sulla cucina vegetale e dimostrare, con i fatti — o meglio, con i piatti — che si può mangiare in modo etico e sostenibile senza rinunciare al gusto, alla tradizione e al piacere della buona tavola. Il locale si presenta e ricorda un piccolo rifugio, silenzioso. Le luci soffuse regalano un’atmosfera calda e raccolta, e già varcando la soglia si percepisce quella sensazione di accoglienza sincera, quella che ti fa sentire subito al posto giusto. Lo staff è gentile, attento e disponibile. Non solo nell’illustrare il menù, ma nel prendersi cura dell’ospite con discrezione, senza mai risultare invadente. La cena inizia con un piacevole entrèe: il loro succo al melone. Che dire.. un toccasana, soprattutto viste le alte temperature degli ultimi giorni. Fresco, leggermente dolce, perfetto per preparare il palato a ciò che sta per arrivare.
E l’esperienza comincia subito nel migliore dei modi.
Il Menú
Il menù di Erbavoglio rispecchia perfettamente l’essenza del posto: mettere d’accordo tutti.
Qui, infatti, si ha la possibilità di scegliere tra due opzioni: il menù degustazione, composto da sei o otto portate, oppure il menù alla carta, per chi preferisce costruirsi il proprio percorso tra i piatti proposti.
Il menù degustazione rappresenta senza dubbio il cuore pulsante del ristorante, curato nei minimi dettagli dallo chef e dalla sua brigata. La parola chiave? Creatività, tanta ricerca e un’irrefrenabile passione per la cucina vegetale che si percepisce in ogni piatto.
Il menù viene rinnovato tre volte all’anno, perché si sa, i pensieri corrono veloci, le idee non aspettano e la creatività ha bisogno di essere liberata per dare vita a nuovi gusti e nuove proposte da portare in tavola.

Per chi, invece, le idee le ha già chiare — come è successo a me — c’è sempre la possibilità di scegliere dal menù alla carta. E non potevo certo farmi sfuggire il loro cavallo di battaglia: i Tortellini Modenesi in chiave vegetariana, ripieni di anacardi. Una spolverata di Parmigiano Reggiano — immancabile, se me lo chiedete — e il successo è assicurato.
Un piatto che, pur reinterpretato in chiave vegetale, conserva tutta l’anima della tradizione modenese, con quel gusto avvolgente e quella consistenza che, credetemi, non vi farà rimpiangere la versione classica.

Passando al secondo, ho scelto "la melanzana" che fa da protagonista.
Stai pensando alle classiche melanzane alla parmigiana, vero?
E invece no, qui siamo su tutt’altro pianeta. Questo piatto, rivisitato in chiave moderna e vegetariana, vi sorprenderà con il suo gusto delicato ma deciso e con i suoi colori che sembrano raccontare le sfumature delle nostre colline modenesi.
Le melanzane vengono infatti accompagnate da fave fresche e semi croccanti, un abbinamento che — a mio avviso — è tanto azzeccato quanto intuitivo.
Il risultato? Un’esplosione di gusto difficile da dimenticare.Per non parlare dei colori: sgargianti, vivaci, freschi. Una vera e propria delizia per gli occhi, prima ancora che per il palato.

Dulcis in fundo
Siamo arrivati alla fine di questa magnifica esperienza e, come sempre in ogni viaggio culinario, rispetto una regola fondamentale: tenere sempre uno spazio per il dolce.
E se cenerete da Erbavoglio, vi consiglio caldamente di fare lo stesso… perché vi assicuro che non vi deluderà.
Io ho scelto il gelato al caramello salato con anacardi. Un dessert che conquista al primo assaggio, grazie alla freschezza dei prodotti utilizzati e a quell’equilibrio perfetto tra dolcezza e nota sapida, esaltata dalla croccantezza degli anacardi.
Il risultato? Una conclusione gustosa, leggera e sfiziosa, proprio come dovrebbe essere la fine di ogni buon pasto.

La fine di un viaggio, la voglia di rifarlo
Che dire, questo ristorante è davvero una scoperta che merita di essere vissuta.
La loro missione — degna di nota — ti trasporta in un piccolo universo parallelo dove non esistono compromessi: ogni piatto è il risultato di ricerca, passione e cura, pensato per chi sceglie una cucina vegetale ma non vuole rinunciare al legame con la tradizione.
I prodotti freschi rendono la materia prima la vera protagonista di ogni portata, mentre la tradizione modenese viene riletta con attenzione e creatività, senza mai essere snaturata.
Per me è stata un'esperienza con la E maiuscola e non potevo non condividere con voi questo angolo speciale della mia città.
Fatemi sapere se ci siete già stati o se vi ho incuriositi abbastanza da andarci. Sono certa che, proprio come me, rimarrete piacevolmente stupiti e che da ora in poi, il ristorante Erbavoglio sarà davvero "l'erba che vorrete"... ogni volta che sentirete il bisogno di una coccola.