Le periferie di Torino: natura, arte e condivisione
- Redazione
- 25 giu
- Tempo di lettura: 4 min
di Ilaria Bucca
Che cos’hanno in comune due periferie agli estremi opposti di Torino, una verso la pianura, una verso la valle? Collegno e Barriera di Milano sono entrambi quartieri vivi e divertenti. In entrambi si trovano arte e cultura, ma anche orti urbani e itinerari ciclistici interessanti

Barriera: un quartiere “sotto sforzo”
Non si può negare che ogni tanto qui intorno sia “un po’ troppo vivo”. Ma gli abitanti si stanno organizzando. È piacevole, in un dopo cena di una serata estiva, passeggiare per le strade di Barriera, percorrendo via Petrella fino alla fine. Le case e i palazzi si diradano e a un certo punto sembra di essere in campagna. Da lontano si vede un prato verde, circondato da una rete il cui cancello è quasi sempre aperto. Avvicinandosi, è possibile vedere i numerosi orticelli, colorati, uno accanto all’altro, di diverse forme e dimensioni. Patate, pomodori, insalata e cavoli, ma non solo. Ognuno può decidere che cosa coltivare. L’Associazione Re. Te è la creatrice del progetto Agrobarriera e di altri otto orti urbani. Oltre all’orto di via Petrella, l’associazione gestisce nello stesso quartiere i due orti di via Bologna. Poco lontano, sempre in Barriera, ci sono l’orto scolastico e quello curato dal circolo ARCI Anatra Zoppa. La periferia Nord ospita anche il Forno Sociale, nato dalla voglia di condivisione e nell’ottica di un’economia circolare.
OSTBarriera: uno spazio per conoscersi
Proseguendo ancora a camminare, senza cambiare percorso, si incontra uno spazio con un giardinetto. Ѐ inn una via un po’ appartata che incrocia via Petrella e il giardino si intravede dal portone in ferro semi aperto. Da dentro viene musica. La situazione è curiosa: perché non entrare?
Al centro del cortile, un tavolo con ragazzi e ragazze che parlano. Sulla destra, da una casetta in muratura entrano ed escono persone, tornando o dirigendosi verso il bar.
L’OSTbarriera è un punto di incontro, nato dalla volontà di alcuni amici, che per il quartiere sognavano qualcosa di diverso.

Per abbattere la paura dell’altro e l’insicurezza, hanno creato questo luogo appartato, ma vivo, frequentato da ragazzi del liceo, dell’università, lavoratori e anziani. Quando hanno riaperto, per alcuni anni il circolo si era ridotto in una condizione di abbandono. Dopo aver vinto il bando comunale per l’affidamento del circolo, il collettivo ha organizzato tante attività. Il corso di boxe popolare, le presentazioni di libri, il nostro guardaroba popolare, i concerti, il laboratorio di Salsa en el barrio, le feste, le proiezioni, gli spettacoli teatrali, le iniziative politiche, sociali e ambientaliste sono solo alcune delle loro iniziative. In partenza il laboratorio creativo Arrangiarti, aperto a bambini e famiglie, per imparare giocando a riparare e costruire utilizzando oggetti di recupero.
Atelier Fisico di Philip Radice: teatro ed espressione
Un fiore all’occhiello in materia di arte e cultura è sicuramente l’Atelier di Teatro Fisico fondato da Philip Radice, autore, regista, attore teatrale e insegnante.
La scuola nasce nel 1995 ed è la prima scuola di teatro fisico in Italia. Seguendo la tradizione di Jaques Lecoq, Philip negli anni crea un metodo di insegnamento originale, dal basso, che rende questa scuola un punto di condivisione e d'incontro. L’Atelier offre l'opportunità a chi vuole intraprendere la carriera teatrale di avere una formazione completa e variegata, che comprende tutte le tecniche teatrali. In altre parole, insegna l’alfabeto del teatro. Inoltre, gli allievi iniziano da subito a creare insieme, imparando dall’esperienza e in modo pratico.
Collegno: il verde della Certosa ospita arte e natura
La Certosa Reale di Collegno è un parco che per i torinesi è un luogo di storia. Una volta sede del manicomio e delle lavanderie, oggi si è trasformato in uno spazio verde che merita di essere visitato.
Esso ospita spettacoli di musica, teatro, danza e, per chi vuole fare sport, una pista ciclabile che permette di vedere per intero il giardino.
La Certosa di Collegno: da non perdere in estate
Ogni estate bisogna dare un’occhiata agli eventi nella Certosa. Il Flower Festival, nato nel 2015, è un festival nazionale e internazionale, che anima la cittadina, che si riempie di turisti, giovani e adulti fan dei concerti. Il festival ha ospitato artisti sin dalla prima versione artisti di spicco sulla scena internazionale. Patti Smith, Goran Bregovic, Caparezza e Madonna, oltre agli Africa Unite, i Modena City Ramblers e i Marlene Kuntz. Quest’anno Caparezza, Brunori SAS, la Bandabardò, gli Offlaga e Fabri Fibra hanno fatto scatenare la folla. Oltre alla musica, anche la danza va in scena alla Certosa. Il Festival Interplay, alla sua 25° edizione, si è svolto proprio in questo parco, nel teatro delle Fonderie a Vapore. Come già detto, il valore artistico di questo evento è di altissimo livello. Il Fòl Festival, alla sua quarta edizione, ambientato nell'ex manicomio, propone da quattro anni una mostra sul tema della follia e di come, nella storia, sia stata discriminata la malattia mentale.

Percorsi naturalistici
Infine, non deve essere dimenticato il percorso cicloturistico. Adatto a una giornata assolata, per passare un po tempo nella natura o per fare un po’ di sport, fa il giro completo del parco. Non solo permette di ammirare il verde e le piante. Costeggia il grande prato verde adatto per giocare a pallavolo e a frisbee e l’area con attrezzi e i pesi. Per chi è un vero sportivo e vuole cimentarsi in un’impresa, sono perfetti i percorsi cicloturistici che, dal centro di collegno, permettono di raggiungere le prime città della bassa valle: Rosta, Avigliana, Almese e Rubiana. La periferia di Torino è grande e variegata. Merita una visita, anche solo per un giorno. Offre la possibilità di aprire la mente con il teatro o con la musica, ritrovare se stessi nella natura e conoscere altre persone.