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San Galgano e la Spada nella Roccia: tra storia e leggenda in Toscana

Aggiornamento: 12 mag

di Silvia Assunti


Avvolta nel mistero e nella sua selvaggia bellezza tirrenica, la campagna senese custodisce un luogo di quiete e suggestione: San Galgano. Qui, tra le dolci colline che ondeggiano al ritmo del vento, sorge un'abbazia cistercense senza tetto, un guscio di pietra che dialoga con il cielo. A pochi passi, la Rotonda di Montesiepi, con la sua singolare forma circolare, cela un enigma ancora più antico e potente: la spada conficcata nella roccia. Lasciamoci condurre dalla storia e dalla spiritualità di questi luoghi, dove il confine tra leggenda e realtà si fa sottile e il tempo sembra concedersi una pausa contemplativa.


Si narra che un dì l’Inghilterra fiorì di audaci cavalier… 

 

Così apre la Spada nella Roccia nel rifacimento Disney, e in Inghilterra è difatti possibile visitare la tomba di Re Artù e la porta che, secondo la leggenda, conduce ad Avalon. Il sito delle rovine dell’abbazia e della porta per Avalon si trova a Glastonbury, celebre anche per il famosissimo festival. 

 

La Spada nella Roccia in Italia 

L'Eremo di Montesiepi immerso nelle campagne senesi
Eremo di Montesiepi

E se invece vi dicessi che è possibile vedere la Spada nella Roccia senza prendere aerei né richiedere l’ETA?

Nelle campagne senesi, immerso tra la Valle della Merse e le Colline Metallifere, sorge l’Eremo di Montesiepi che al suo interno ospita la celebre Spada nella Roccia. 

 

San Galgano: da gozzoviglioso cavaliere a santo

Nella notte di Natale del 1180 Galgano, allora cavaliere dalla giovinezza piuttosto turbolenta, conficcò la propria spada nella roccia come simbolo di conversione.

Smise, infatti, i panni di cavaliere e visse il suo ultimo anno di vita come eremita nella capanna costruita su Montesiepi. Su quello stesso luogo, tra il 1181 e il 1185 venne eretta la Rotonda (o Eremo) di Montesiepi. 


L’Eremo di Montesiepi: arte, simboli e misteri

L'Eremo di Montesiepi visto da vicino
Eremo o Rotonda di Montesiepi da vicino
L'interno dell'Eremo di Montesiepi in cui si vede la teca contenente la spada nella roccia
Interno dell' Eremo di Montesiepi

La chiesa ha pianta circolare e al suo centro, ancora oggi, è possibile ammirare la Spada nella Roccia - oggi protetta da una teca di vetro per preservarla dalla stupidità umana. Infatti, anni addietro, qualcuno tentò di estrarre la spada dalla roccia rompendola all’altezza dell’elsa. Da allora è possibile ammirare la spada solo attraverso una teca.

La Spada nella Roccia da vicino
La Spada nella Roccia

Oltre la chiesa è possibile ammirare la cappella con gli affreschi del Lorenzetti dove, al suo interno, è custodita una teca contenente le braccia di un ladro.

Secondo la leggenda, nel 1181 mentre Galgano era assente, un ladro tentò di estrarre la spada dalla roccia per rubarla, ma un lupo, amico del santo, strappò le braccia al ladro.

Reca contenente le braccia del ladro che avrebbe provato ad estrarre la spada nella roccia
Teca contenente le braccia del ladro

Nel 2001 è stata condotta una datazione al carbonio sulle ossa contenute nella teca ed è stato appurato che queste risalgono al XII secolo, periodo in cui visse San Galgano. 

 

L’Abbazia di San Galgano: il capolavoro gotico senza tetto 

L'Abbazia di San Galgano vista da lontano e immersa nel verde delle campagne senesi
Abbazia di San Galgano

Alle pendici della Rotonda si trova la celebre Abbazia di San Galgano, oggi in rovina, costruita dai frati cistercensi nel 1218. 

Oggigiorno dell’Abbazia rimangono solo le mura esterne, l’altare e una costruzione che si estende lungo il suo lato destro. Questo edificio ospitava la sagrestia, la biblioteca, gli archivi e, al piano superiore, il dormitorio dei monaci e la cappella.

L'interno dell'Abbazia di San Galgano
Interno dell' Abbazia di San Galgano

Originariamente la chiesa era ricca e centro economico importante. A partire dal XIV secolo, però, è cominciato il periodo di decadenza prima con la carestia del 1329 e la peste del 1348 che decimarono i monaci, e poi con i saccheggi perpetrati dai mercenari nella seconda metà del secolo.

Nel 1474 i monaci abbandonarono l’abbazia per trasferirsi a Siena. Da allora l’abbazia è stata abbandonata e definitivamente sconsacrata nel 1789.

Oggi, lo scheletro dell’abbazia si staglia come un bellissimo ornamento gotico nella Val di Merse ed è utilizzata per concerti e funzioni laiche. 

L' Abbazia di San Galgano a cielo aperto
Abbazia a cielo aperto

L’abbazia oggi è famosa soprattutto perché sprovvista del tetto. Infatti, a metà del 1500, l’abate commendatario che gestiva l'abbazia, decise di vendere e far fondere il tetto in piombo. Da allora il decadimento dell'abbazia fu repentino e inarrestabile. 

 

San Galgano e il Santo Graal: mito o verità? 

 Molte sono le leggende che circondano l’Eremo di Montesiepi e l’Abbazia di San Galgano come quella del ladro e del lupo che gli strappò le braccia, ma ve n’è un’altra secondo cui il Santo Graal è custodito nell’Eremo di Montesiepi. 

Secondo la leggenda, infatti, al di sotto della roccia che ospita la spada di San Galgano vi sarebbe una cripta all’interno della quale si trova nascosto il Santo Graal. 

L’accesso alla cripta è ancora avvolto nel mistero così come l’effettiva presenza del Santo Graal a Montesiepi. Curiosa la forma della Rotonda, ovvero un calice rovesciato proprio come il famigerato Santo Graal.

 

Un viaggio tra natura, leggenda e spiritualità in Toscana 

Vista dall'interno dell'Eremo di Montesiepi  piena di verde

Visitare San Galgano e l’Eremo di Montesiepi non è solamente un viaggio tra i paesaggi più affascinanti della Toscana, ma è un tuffo nel Medioevo tra cavalieri pentiti, spade nella roccia e leggende che resistono al tempo. 

San Galgano, con la sua abbazia gotica e la Rotonda, incanta storici, sognatori e viaggiatori in cerca di bellezza. Forse non svelerete il mistero del Santo Graal, ma resterete estasiati dalla bellezza di questo luogo. 

 

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