Santa Maria di Castello: una perla nascosta tra i caruggi di Genova
- Redazione
- 24 apr
- Tempo di lettura: 3 min
di Valeria Meazza
Santa Maria di Castello è una vera e propria meraviglia nascosta. Eccola qui, tra i caruggi del centro storico di Genova e a pochi minuti da San Lorenzo e dal Porto Antico. Si lascia scoprire solo da chi rallenta il passo e accetta di perdersi tra i vicoli della città. Sulla carta è una chiesa romanica, ma dentro c’è molto di più: vieni a scoprirla insieme a noi.

Dove si trova Santa Maria di Castello e perché visitarla
Avventurati lungo la Salita di Santa Maria di Castello e guarda bene. Non lasciarti ingannare dalla facciata sobria, che si apre su una piazzetta silenziosa e apparentemente sempre uguale da secoli. Qui, tra vicoli di Genova, fuori dagli itinerari turistici più battuti, si nasconde uno dei complessi religiosi più affascinanti della Liguria. Visitare Santa Maria di Castello equivale a scoprire un angolino di una Genova segreta, fatta di luce, pietra e silenzio. Un frammento di storia e bellezza lontano dal frastuono del centro, eppure nel suo cuore più autentico.
Le bellezze artistiche della chiesa
Tra i tesori custoditi all’interno di Santa Maria di Castello spicca il Cristo Moro, un crocifisso del XIII secolo scolpito in legno scuro. Per molto tempo fu oggetto di una profonda devozione popolare, ma anche di un bizzarro processo di modifica. Si narra che il crocifisso fosse arrivato a Genova dalle Terre d’Oltremare con un Cristo glabro. I fedeli genovesi, non abituati a quella raffigurazione di Cristo, a lungo fecero adornare l’opera con vere barbe e veri capelli, oggi però rimossi.
Al piano superiore si trova un capolavoro sorprendente: l’affresco dell’Annunciazione di Giusto da Ravensburg, datato 1451. Voluta dai fratelli Grimaldi Oliva e in stile fiammingo, quest’opera ha un fascino senza tempo. Entrando nel loggiato che la ospita, te lo assicuro, ti mancherà il respiro. E se il dipinto o la volta affrescata che lo sovrasta non ti bastassero, sulla sinistra ti si aprirà un affaccio sulla Lanterna che, col sole, ruba l’anima.

Una contesa da romanzo
Santa Maria di Castello, come molti luoghi antichi, racchiude qualche retroscena intrigante. Nel 1441 la chiesa e il suo convento furono al centro di uno feroce scontro ecclesiastico. Il papa Eugenio IV affidò la loro gestione ai domenicani, che andarono a sostituire i canonici, colpevoli di essersi fatti una brutta nomea. Tuttavia questi ultimi, anche sostenuti dall’arcivescovo Giacomo Imperiale, fecero resistenza. Voci popolari raccontavano che, durante il passaggio di consegne, gli “sfrattati” avessero compiuto dispettosi atti di guerriglia. Legare le corde delle campane, per impedire ai domenicani di suonarle a festa, fu uno di questi.
Santa Maria di Castello e la sua pace
Rimani per un po’ all’interno di Santa Maria di Castello e non crederai di essere ancora nel centro di Genova. Fermandoti nel chiostro al primo piano, che ospita un piccolo agrumeto e, in primavera, un prato fiorito, ti troverai dentro un’incredibile parentesi di pace. Non si sentiranno i rumori del traffico, solo il fruscio di qualche uccellino tra i rami e il passo discreto di un custode. È uno di quei luoghi in cui si entra per caso, ma si resta per scelta, perché fa bene. Per chi ama l’arte, la storia e le bellezze nascoste, questa è una tappa imperdibile.
INFORMAZIONI UTILI
Il complesso si trova in Salita di Santa Maria di Castello n. 15.
È aperto e visitabile gratuitamente sabato e domenica,
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18:00.